Seduta Pubblica n. 015 - Martedì 03 Novembre 2015 - Seduta pomeridiana - Parte I
Interrogazione con risposta orale, ai sensi dell’art. 174, comma 2, del regolamento interno, del consigliere Giannarelli, in merito alla società CREAF srl di Prato (Interrogazione scritta n. 56)
Stefano Ciuoffo (Assessore Attività produttive, al credito, al turismo, al commercio)
CIUOFFO: Cambiamo area, siamo a Prato. Interrogazione in merito alla società CREAF. CREAF è acronimo di Centro Ricerca e Alta Formazione al servizio del distretto; lo descrivo sommariamente. “L’intervento è ricade su un ex lanificio, costituito da edifici contigui e connessi. Gli spazi sono principalmente adibiti a laboratori, incubatori e prove sale prove a disposizione delle piccole e medie imprese. È previsto inoltre un auditorium, un bar mensa e altri locali per la promozione del centro, l’animazione e la ricerca. Data l’ampiezza, 11 mila metri quadri di superficie utile, e l’articolazione dell’immobile i lavori di ristrutturazione sono stati suddivisi in quattro lotti. I primi due lotti sono stati finanziati con risorse Cipe e risultano conclusi, la fine lavori è ottobre 2012. Il terzo lotto finanziato con risorse regionali e in fase conclusiva, ad oggi manca la realizzazione e rendicontazione degli impianti fotovoltaici. Per i suddetti tre lotti i lavori sono pertanto sostanzialmente terminati e per una parte funzionali. L’ultimo lotto, Centro di ricerca, la porzione destinata a Centro di ricerca, quella che riguarda opere edili di completamento, attrezzature tecnologiche e arredi tali da consentire la funzionalità totale del centro dovrebbe concludersi, il termine di scadenza è il 31/12/2016, ma la modesta entità delle opere mancanti consente di utilizzare una data antecedente. L’intervento nel suo complesso prevede la realizzazione di interventi per 22 milioni e mezzo di euro, a fonte di contributi da parte della Regione Toscana, non fonti diretti, ma complessivamente derivati dalla Regione Toscana, pari a 11,3 milioni, circa il 50 per cento, di cui 6,6 fondi Cipe, 2,8 milioni di fondi regionali, 1,9 fondi FAS”. La tabella che rimane agli atti nella mia risposta esplicita puntualmente e alla virgola le somme corrispondenti, sostanzialmente ripeto 22 milioni e mezzo di investimenti e 50 per cento passati attraverso la gestione delle risorse regionali. L’accordo di collaborazione con la Provincia di Prato per l’avvio del progetto strategico è così strutturata: “A seguito della stipula di un primo protocollo d’intesa tra Regione Toscana e Provincia di Prato per l’avvio dei nuovi modelli di sviluppo economico che aumentino la competitività del sistema economico territoriale dell’area pratese, approvato con Delibera della Giunta Regionale numero 753 del 2013 è stato stipulato un accordo di collaborazione tra Regione Toscana e Provincia di Prato per l’avvio del progetto strategico Parco Scientifico e Tecnologico di Prato; è il PST delle operazioni della Giunta Regionale 1136 del 2013. Tale accordo in sintesi definisce e ha individuato le finalità e priorità attuative del progetto, promuovere la costituzione di un pool di soggetti per migliorare l’integrazione delle politiche di sviluppo di livello locale con le progettualità nazionali, favorire il trasferimento della ricerca di base all’applicazione industriale, definire una strategia per lo sviluppo di strutture di incubazione e ricerca. Ha inoltre costituito un’apposita cabina di regia definendone le funzioni e le modalità attuative, ha infine definito l’erogazione di un contributo regionale per la prima annualità pari a 200.000 euro. L’erogazione del suddetto contributo regionale alla Provincia di Prato è stata effettuata in due trance secondo le modalità individuate dello stesso accordo. Attraverso il Decreto dirigenziale 2765 del 2014, in cui allegato A è costituto dal programma dell’attività annuale del PST, approvato dalla cabina di regia riunitasi l’11 Marzo 2014 e con Decreto dirigenziale 1789 del 2015. La comunicazione della Provincia di Prato trasmessa in data 31 Marzo 2015, per la richiesta di erogazione della seconda tranche di contributo, relaziona anche sullo stato di attuazione dell’intervento, il cui soggetto attuatore degli indirizzi operativi contenuti nell’accordo è stato individuato in CREAF S.r.l. e sui costi sostenuti che sono riconducibili a tre macrovoci di attività: uno, attività e servizi di comunicazione e promozione del PST; due, costi per bandi di selezione delle imprese da insediare, progettazione preliminare per impiantistica e arredamento eccetera, e costi di manutenzione ordinaria; tre, servizi di base per l’avvio del PST relativo all’incarico affidato da CREAF S.r.l. al Polo di Navacchio S.p.A.. Il progetto ha registrato ritardi di realizzazione e conseguentemente di avvio della sua piena operatività. A questo si è unita la difficoltà di bilancio della Provincia che detiene l’80 per cento delle quote della società CREAF, e la crisi che ha colpito il distretto tessile di Prato ha determinato ulteriori fasi di ripensamento tra gli enti proprietari. Questo non fa venire meno la logica sottostante all’intervento, che è quella di costituire il Polo Tecnologico a servizio del distretto industriale a supporto e accompagnamento dei processi di innovazione. Il centro ha iniziato l’attività di scouting e di valorizzazione degli spazi in modo da essere occupati di imprese e anche da centri di servizi, laboratori universitari e di ricerca”. Questa è la nota, posso solo brevemente aggiungere che siamo ad un passo forse veramente dall’avvio dell’attività in questa struttura che ha avuto un iter di realizzazione troppo lungo, ne siamo tutti consapevoli, le cause sono molteplici, riteniamo però che la funzione sia indispensabile per essere da elemento sollecitante dei processi di innovazione dell’attività e del settore tessile pratese. Contiamo di poter misurare l’operatività e l’efficacia di questa struttura nei prossimi mesi.
PRESIDENTE: Grazie assessore Ciuoffo. Presidente Giannarelli, a lei la parola.